“Being a non english speaking european, I googled ‘getting laid’ to find what it means. Google asked me ‘Did you mean: getting paid more?’. So even google thinks money is more important…”
(Quotes gathered on the Net , via Annarella)
Le vignette dei persichettibros riescono ogni giorno a strapparmi un sorriso, quella di oggi è veramente carina 🙂
E' probabile che prima o poi ci si abitui, però oggi sono stato in un ufficio in cui dalla finestra si vedeva questo panorama, e devo dire di aver provato un po' di sana invidia 🙂
(La qualità della foto è quel che è, il mio povero Treo 650 non può fare di più, purtroppo)
Grandissimo post questo scritto da Malvino, merita sicuramente una lettura calma e attenta.
Ne riporto qui una parte:
[…] Spianata questa piccola piega nell’affermazione del nostro filosofo, aggiungiamo che quasi tutti gli atei sono per la libertà di culto: la sostengono perché la libertà di nessun culto abbia pari dignità. Diciamola tutta: un cristiano, un musulmano, un induista, un devoto a Odino o a Manitù, uno che crede agli oroscopi o un qualsiasi altro nevropatico della specie – per un ateo – si equivalgono, meritano tutti lo stesso rispetto, e ne meritano moltissimo, almeno fino a quando non iniziano a rompere il cazzo dopo il primo “no, grazie”. Ok, Allah è grande e Gesù è risorto, ma a casa di ciascuno – così ragionano gli atei.
Gli atei non festeggiano per un ateo in più, né vanno alla ricerca della pecorella smarrita, nemmeno pensano che gli esseri umani meritino la metafora delle pecorelle, perché poi ci sta sempre chi vuol fare il pastore e il cane del pastore.
Sì, gli atei sono un po’ eccentrici talvolta, ma tutto è relativo: considerare sacra una vacca, impuro un porco o sublime mangiare una cialda di frumento immaginandosi che sia sangue e carne di uno morto da duemila anni – dico – è roba assennata?
Ma arriviamo alla sostanza. Dalla non esistenza di Dio (o similari), nove volte su dieci, un ateo trae la conseguenza che la verità non sia in possesso esclusivo di un’autorità religiosa, e che la morale sia un’esigenza che nasce dal basso, dalla convenienza nel mettere un po’ d’ordine (meglio se condiviso) tra le cause e gli effetti. Così stando le cose, un ateo risulta sempre assai più tollerante di un credente, s’incazza solo quando si pretende il suo consenso su qualcosa di indimostrato.Insomma, un ateo prende sempre le difese di chi subisce violenza per le sue convinzioni. Diciamo solo che, quando a scannarsi tra di loro sono militanti di fedi rivali, di qua e di là fottutamente convinti che solo questa fede è quella vera, o l’altra, e per la fede bisogna uccidere e/o farsi ammazzare, be’, un ateo guarda la violenza e si chiede come sia possibile cominciare a sradicare questa mala pianta. E rimane un po’ interdetto: perciò s’attarda, e non riesce ad essere il primo a prendere le difese di chi sta a malpartito, perché somiglia stramaledettamente a chi gliele sta dando. Come dire, si confondono facilmente. […]
ma in fondo, non capisco la frenesia.
"Ci sono mille ragioni per cui un blog cessa temporaneamente di essere aggiornato. Possiamo riassumerle così. Si ha poco da dire. O se ne ha troppo. Nel mio caso, entrambe."
(grazie a giusec per l'ottimo riassunto)
[…]
22:05 sai cosa penso?
22:05 che molte persone sono state pazienti con me
22:05 e io devo ad almeno altrettante la stessa pazienza
22:05 (pensierino della sera)
[…]
Se non l'hai già visto, recupera "The Fog of War: La guerra secondo Robert McNamara", l'ho visto l'altra sera su la 7, ed è veramente interessante e istruttivo.
Se poi invece l'hai visto, lascia un commento che magari ne parliamo 🙂
Almeno, così mi è parso di capire leggendo il sito dell'Eni.
Avviso
A seguito di aggiornamenti sui sistemi informativi, da venerdì 8 agosto i Servizi On Line non sono disponibili. I servizi saranno ripristinati lunedì 18 agosto.
È attivo il Servizio Clienti al numero 800 900 700
Così uno chiama il famoso servizio clienti, ma pare che non ci sia niente da fare, l'IVR snocciola una serie di opzioni, fornendo una frase precotta per ognuna, e concludendo con l'invito a richiamare per parlare con un operatore. Subito dopo butta giù la linea. Naturalmente l'opzione "parla con un operatore" non c'è, bisogna attendere la fine delle opzioni, e sperare che il collegamento regga.
Una volta riusciti a contattare un operatore questo non può fare altro che dire di richiamare dal 18 Agosto in poi, perché stanno aggiornando i sistemi informativi.
Avendo bazzicato qualche ufficio in questi anni, ho l'impressione che i fantomatici "aggiornamenti sui sistemi informativi" siano in realtà le ferie del povero stagista che in ufficio stampa i form delle richieste e riavvia i server piantati, mandando così avanti tutta la baracca.