non è poi così difficile, basta dire al lettore mp3 “fammi sentire una canzone a caso” e lui come per magia inizia a suonare “My favorite things” di John Coltrane.
E la giornata inizia proprio bene, e non è un problema rispondere a domande su finti problemi (la cui reale entità è “se premo il pulsante non si accende il pc”).
Non male come primo giorno d’autunno
Più per gioco che per altro, ho creato una lista dei desideri su thinkgeek, peccato che quando qualcuno cerca di comprare qualche cosa appare il suo indirizzo, e non il mio.
Qualche giorno fa ho mandato una mail chiedendo come risolvere il problema, e la risposta è stata…
Unfortunately, our wishlist does not have the option to send to the recipients address automatically. He would have to know your address to send the order directly to you.
Thanks,
Jen
ThinkGeek Customer Service
A questo punto credo che una wl sia inutile, se devi conoscere l’indirizzo di casa del destinatario.
[UPDATE]
Dopo un paio di scambi di mail, sembra che qualche cosa si sia mosso. Infatti mi è stato detto:
“I will pass your request on to the appropriate person.
Thanks,
Jen
ThinkGeek Customer Service “
(G. N.)
E’ quasi ora di rimettere in congelatore Mirigliani, per scongelarlo qualche giorno prima del prossimo concorso di Miss Italia.
(da una mail arrivatami oggi)
“Infatti, per te le lezioni sono due:
1) c’è sempre qualcuno più furbo di te al mondo (sempre)
2) se vuoi fare il furbo, non contare sulla stupidità degli altri
🙂 ”
Quasi quasi me le tatuo sulle braccia…
tutto è cominciato da quella splendida canzone di Bob Dylan, dopo averla ascoltata un po’ di volte, affascinato dal testo mi sono messo a cercare qualche informazione con google, e sono arrivato a questa pagina, in cui si parla del film che ho visto ieri domenica sera.
Hurricane è la storia di Rubin Carter, pugile di colore degli anni ’60 accusato (ingiustamente secondo il film, giustamente secondo quel sito) di aver ucciso 3 persone. Condannato a 3 ergastoli, dopo 2 processi e circa 20 anni di galera riuscirà a dimostrare la sua innocenza grazie all’intervento di un gruppo di amici canadesi.
Il film è complessivamente molto molto bello, favolosa l’interpretazione di Denzel Washington, soprattutto quando in cella di isolamento improvvisa un monologo tra le varie personalità.
In breve: da vedere.
Cominciamo dal titolo, che in italiano è diventato “La casa nera”. Ora, il fatto che il regista sia Wes Craven (Nigtmare , tanto per citare un titolo) mi aveva fatto ben sperare.
Invece no.
La trama è semplice: dei tizi vanno a rubare in una casa, attirati da una collezione di monete d’oro. Appena entrati iniziano i casini, infatti i padroni sono i soliti psicopatici che cercheranno di fare di tutto per ammazzarli. Come nei migliori film di serie B, un bambino risolverà in qualche modo la situazione, improvvisandosi macgyver per un giorno.
Questo film non fa ridere, non è un horror, non è un thriller. Se non fosse per il regista sarebbe tranquillamente un b movie. Per certi versi mi ha ricordato The Goonies, che almeno faceva ridere. Continuerò a fidarmi di chi me lo ha consigliato, ma “La casa nera” è decisamente da pollice verso.
azione: nell’ultima settimana sono morti 2 hard disk, su 2 pc diversi.
I backup risalgono più o meno all’anno di uscita di windows 95.
reazione: oggi sono stati comprati 2 controller raid
Non lo dite a nessuno, ma un amico mi ha appena confessato di aver rifiutato un 24 di una materia economia imprecisata.
Interrogato sui motivi della sua decisione il candidato ha risposto “l’ho preparato in 1 settimana”. Al che ho semplicemente risposto “sei diventato grande”.
GIAKARTA – La polizia indonesiana ha ricevuto ieri una telefonata che annunciava l’attentato a Giakarta, 45 minuti prima che scoppiasse l’inferno. Lo ha annunciato il ministro degli esteri australiano, Alexander Downer, che si trova a Giakarta: “Circa 45 minuti prima dell’attentato è stato ricevuto un sms, nel quale si diceva che ci sarebbero stati imponenti attacchi contro le ambasciate straniere se non fosse stato liberato Abu Bakar Bashir […]”.