Dopo 2 anni e mezzo di onorato servizio, la A7V266EXche faceva funzionare questo pc è deceduta, nel tentativo di espandere la ram a 1 Gb (dannato Fritz ). Nel frattempo ho fatto che passare da un Athlon XP 1900+ a un P4 3Ghz.
Benvenuta, P4VT8 ! (Che altro non è che una asus non marchiata…)
La cosa più sconvolgente è stata che non ho dovuto riformattare e installare il sistema operativo da capo.
non mi mangio le unghie da mezza giornata.
Sono nervosetto.
Dopo 7 giorni lontano da una connessione a pensare “chissà cosa avrà risposto $tizio alla mail importante…” mandata poco prima della partenza.
Risultato, $tizio non ha risposto.
In compenso mi sono arrivate diverse offerte per comprare v1agr4 eccetera.
Sgrunt.
Citazione del giorno
The more important your email is, the worse your email client will screw it up.
Dopo aver visto ben 10 minuti di questo programma, ho capito come mai una persona che conosco ha preferito non fare parte degli autori.
Boh, non fa ridere. Certo, un motivo per guardarlo potrebbe pure esserci, ma come al solito la tv è meno aggiornata della rete
Roma, 18:55
Turista tenta aggressione a Berlusconi
Un giovane turista di Mantova stasera in Piazza Navona ha lanciato in direzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che passeggiava nella piazza, il treppiede della macchina fotografica.
Berlusconi non ha riportato ferite e l’uomo è stato bloccato e trasferito in Questura.
[update]
Il turista si chiama Roberto Dal Bosco, ha 28 anni, fa il muratore: stava trascorrendo a Roma una vacanza.
Dal 10 gennaio ho deciso di provare a smettere di mangiarmi le unghie (e le dita, quando la tensione sale).
Grazie al babbo natale che conoscono i miei genitori, da un paio di giorni sono equipaggiato di un fiammante Nokia 6100. Oltre a poter ricevere gli mms e a leggere i midi – finalmente ho pututo mettere bubble bobble! – ho scoperto che si possono caricare delle applicazioni java. Sarà mica il caso di comprare AVP anche per il cellulare? Detta così sembra un battuta, ma non lo è del tutto.
Ps. Sempre a proposito di cellulari, peggio di chi ti chiede di guardare come è – curiosando ogni voce del menù e leggendo qualunque tipo di messaggio – c’è solo chi cambia la lingua selezionando l’aramaico pensando di essere simpatico.
Praticamente tutto il gioco può essere riassunto con “vai da A a B e alza una leva / premi un pulsante / apri una porta / distruggi un reattore”.
Carini gli intermezzi con gli autoveicoli, ma il gioco è noisetto.
6 anni fa veniva a mancare Paolo “Feiez” Panigada. Gli anni passano, e i ricordi si offuscano sempre di più. Quel che non cambia è l’emozione che mi provoca ascoltare l’intro di Craccracricrackerr, o sentire i live in cui lo chiamano in causa con qualche soprannome. Quello che ho incollato sotto fa parte della copertina dell’album a cui il simpatico complessino stava lavorando, e che gli è stato dedicato.
Molto tempo fa un signore (Johnny Sax) volle inventare uno strumento luccicante. Il sassofono. Del resto cos’è il sassofono? Il sassofono è semplicemente un insieme di buchi, di pelle e di vibrazioni. Allora uno si chiede: che differenza passa tra l’uomo e il sassofono? Nessuna. E fra l’emmenthal e il sassofono? Una, le vibrazioni. Se mio padre avesse suonato l’arpa paraguaiana forse adesso suonerei quella, da solo però. Conosci forse un complesso dove c’è un arpaparaguaianista? Però mi piacciono i Beatles dove il sax non c’era, allora ho iniziato a suonare la chitarra, che per altro dava anche più soddisfazione quando la suonavi in giro dove immancabilmente qualcuno si inseriva suonando i bonghi, quasi sempre fuori tempo. Sicuramente sarei andato molto più dritto io, solo che come cavolo facevo a suonarli insieme alla chitarra. Poi mi piacevano i Jethro Tull, quelli di Fi Fi Fiii, Fi Fi Fiii, Fi Fi Fiii, Fi Fi Fiii allora ho comprato un flauto traverso, solo che era troppo dritto. Quindi ho comprato una tromba, solo che aveva troppe curve e pochi tasti. Allora mi sono fidanzato così avevo tutto. Era dritta, ma non troppo, aveva la pelle, le curve, i buchi, vibrava, ma non suonava. L’ho lasciata e ho comprato un sassofono mio. La curvatura che più mi si addiceva in quel momento. Poi si vedrà!
Feiez
(L’immagine è stata gentilmente presa da qui)
Cominciamo dal primo film. Decisamente carino, divertente, è il genere di film che probabilmente non deve il suo successo al cast d’eccezione. I minuti scorrono via veloci, e tutto sommato la storia è più o meno plausibile.
Andy Garcia è perfetto nella parte del direttore dei casinò.
Per quanto riguarda il secondo, invece, è la prova che non basta il famoso cast di cui sopra per fare un bel film, che infatti è decisamente peggio del primo. Molto lento fino quasi alla fine, con un unico colpo di scena – praticamente sul finale – degno di nota.
Rimangono quindi le scenette divertenti, la splendida Catherine Zeta-Jones, e la brillante interpretazione di Bruce Willis. Tristissima Julia Roberts che fa finta di interpretare se stessa.
Speriamo che non facciano il terzo episodio.