In questi giorni mi sono ritrovato un po’ di volte incolonnato nel traffico, e diciamo ogni volta sono riuscito a scegliere la colonna più lenta.

 

Naturalmente la scelta (TM) mi ha seguito durante il cambio di corsia, immancabilmente un attimo dopo lo spostamento quella di partenza diventava snella e molto veloce, mentre quella di arrivo si meritava l’appellativo di traffic jam.

 

Ho anche provato a rimanere sempre nella stessa corsia, senza ottenere risultati di sorta.

 

Ma se studiassi la famosa teoria delle code cambierebbe qualche cosa? A naso direi di no.

C’è questa pubblicità del parmigiano reggiano in cui una serie di persone travestite da ingredienti saltellano cantando da una parte all’altra dello schermo, con l’intento di mimare gli abbinamenti mangerecci.

 

Così come durante la visione del Santo Graal dei Monty Python, non capisco se mi trovo davanti a un colpo di genio o a un prodotto apprezzabile solo sotto l’effetto di qualche sostanza psicotropa

Scrivere qualche cosa di non banale sulla morte di Enzo Biagi non è facile.

 

In mezzo al frastuono dei personaggi televisivi che parlano parlano senza dire nulla, Enzo Biagi cercava di fare parlare le notizie, quelle semplici, quelle in cui ci imbattiamo tutti i giorni.

 

Ed è davvero un peccato che ci siano sempre meno persone così, capaci di raccontare le piccole cose.

Ognuno di noi ha dei ricordi riposti in un cassetto, chiusi a chiave, per evitare che facciano male.

Eppure alle volte basta un attimo, una frase o una canzone, e tutto quanto riaffiora e torna alla mente.


E allora forse la cosa migliore è cercare di rimettere tutto nel cassetto, e richiudere tutto quanto fino alla prossima volta.

1 November 2007 - me - Wow, 4 commenti! »

Ho letto il famoso libro di G. Rizzo e G. Stella: in effetti ricorda un po’ i libri di Marco Travaglio vista la grande quantità di date, luoghi e persone, dettagliati e verificabili.

Non so bene se consigliarlo: è sicuramente interessante, ma alla fine si rimane un po’ con l’amaro in bocca, e con la voglia di cambiare le cose.

E viene da dire, fosse facile 🙂

Nella nuova panda (ma mi dicono sia lo stesso nella nuova Y) l’accendisigari è un optional.

Ad essere sincero quando l’ho saputo – ovviamente in una situazione in cui avrei dovuto tenere il gps acceso per qualche ora – mi sono sentito lievemente preso per il culo.

 

Certo, può essere che faccia parte di una tattica geniale per fare smettere di fumare. Se così fosse, chiedere una porta usb sarebbe comunque troppo, vero?

Ieri sera ho visto Bernardo Caprotti (ovvero il sig Esselunga) in tv. Dopo circa 10 minuti, l’impressione che ne ho avuto è che non avesse niente di rilevante da dire, ma che avesse tanta voglia di dirlo, magari in tv.

 

Personalmente penso che, in casi come questi, bisognerebbe fare come fece Diego Novelli, che quando Zampini si lamentò con lui per le tangenti, rispose semplicemente “La procura della Repubblica è 2 portoni isolati più avanti”.

 

La ferrari ha vinto il mondiale di formula 1. E quindi? A parte il prestigio internazionale, cosa c’è da essere contenti?

SiCKO non è male, peccato manchi un po’ di contraddittorio. Di certo non è all’altezza dei precedenti film di M. Moore.

E così per la seconda volta la scheda di memoria che uso nel telefono ha deciso (apparentemente senza nessun motivo) di suicidarsi: il tutto – naturalmente – nel momento in cui ne avrei avuto più bisogno.

La buona notizia è che ho dei backup di tutto quel che c’era su.

La cattiva notizia è che il backup risale a Maggio 2007.

Come era quella frase? “I sistemisti si dividono in 2 categorie, quelli che hanno perso dati, e quelli che li stanno per perdere“…

 

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