“Mi hanno chiamato rivoluzionario, perché ho fatto la rivoluzione, ma non so se sia tanto giusto, per me i rivoluzionari sono un’altra cosa. Forse ero solo un ribelle, perché a me veniva naturale stare dalla parte dei più deboli e combattere per loro. Non so, quando morirò, ho detto una sola cosa ai miei nipoti: spargete le mie ceneri sul terreno, così almeno concimo un po’ di terra e servo a qualcosa.”
Ci sono cose che andrebbero lette con calma, solo quando si ha la ragionevole sicurezza di non essere interrotti. Il bel post di Galatea sul funerale di gino donè è una di quelle cose.
bello bello bello, questo film di Pupi Avati. Una partita di poker, 4 amici e una splendida storia sull’amicizia in cui non sarà difficile ritrovarsi, in qualche modo.
Il bello (e allo stesso tempo il brutto, specie se le si segue in tempo reale) delle serie tv sono i cliffhanger a fine episodio.
Per non parlare di quelli a fine stagione.
“Soprattutto, non perdere la voglia di camminare: io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata… ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati… perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene.”
Virgin Radio Classic Rock non è affatto male, decisamente consigliata se stai usando un pc non tuo o non dotato di mp3 😉
Ci sono delle volte in cui comprare dell’hw nuovo costa meno – in proporzione – che configurare quello vecchio.
E’ sicuramente il caso della Epson 6200L sotto linux, e non per colpa di linux. Che cmq documenti su come installarla se ne trovano in giro, ma sempre un paio ci vogliono, prima di avere tutto funzionante.
Considerando poi che una Brother HL2030 costa meno di 70 euro nuova, i conti sono presto fatti.
Senza sordi nun si canta missa .. senza stola nun si cunfissa
In memoria di Roy Scheider, l’indimenticabile capo della polizia de “Lo squalo“, l’inizio della caccia. Peccato che il seguito (gli ultimi 2 non sono nemmeno da considerare, secondo me) non sia all’altezza.
ovvero, quando basta diventa carta 🙂
penso che dovrei scrivere qualche cosa sul blog.
Però dovrebbe essere qualche cosa di sensato, non 2 righe buttate lì tanto per fare.
Solo che poi ci si prova, e dopo qualche riga subentra l’autocritica, e iniziano le cancellazioni, i ripensamenti, con il risultato che spesso i post vengono abort cancellati.
Ma non sempre, diciamo 🙂