Sento che hai qualcosa da dirmi, e che quel qualcosa potrebbe non piacermi.
Ma è la tua vita, non la mia.
Ma, se è successo quel che credo, non credo che avrò tanta voglia di vederti, da ora in poi.
Questa è un’altra di quelle volte in cui spero di sbagliarmi.
[update]
Forse mi sono sbagliato, forse no.
Anche se dopo una chiaccherata con un amico alcune cose non mi sono tornate, e i dubbi sono aumentati.
Ma è la tua vita, non la mia.
E la cosa migliore è che me ne freghi, per quanto mi risulti difficile.
Credo che mi terrò un po’ ai margini, e guarderò quel che succede.
Anche se in cuor mio credo proprio di saperlo.
(Questo post è criptato,lo capisco solo io.
In effetti serve più a me che l’ho scritto che a voi che lo leggete)
Uscire a cena con un’amica, parlare del più e del meno, e sapere che è grande amica di una blogstar.
Come sempre, alcune cose non le si comprende appieno se non si è “dentro”.
Ho la sensazione che tutto sia tornato come prima.
E non mi piace per niente.
Ma quanto è brava?
L’ho scoperta da poco poco, ma credo stia per diventare una presenza costante nelle mie playlist
E’ davvero bello 🙂
E’ stupenda, davvero.
C’è tanto dolore nello voce di Clare Torry, ma c’è anche tanta tanta forza.
Gironzolavo sul sito di verio in cerca di hosting, tanto per perdere tempo, quando mi si è aperta una finestra (java) che diceva più o meno “sono tiziocaio consulente live di verio, ti posso aiutare?”.
Sicuro che si trattasse di un bot o roba del genere ho risposto “sì”.
Il tizio ha iniziato a rispondere, al che ho chiesto “are you real?” e lui/lei “sì sono reale, quindi che vuoi?”.
Sono sprofondato, gli ho detto che pensavo fosse un bot, ci siamo fatti 2 risate e mi ha disconnesso.
Sono sicuro che chisoio mi avrebbe detto “hai rosicato”.
Stasera, come tutti i lunedì, ci sarà cordialmente su radio deejay. E non posso fare a meno di ricordare che il mio amico (di cui è bene e pio si taccia anche il nome) aspettava proprio questo evento settimanale per stirare, in modo da non distrarsi stando davanti al pc.
E mi viene anche da pensare che giusto una settimana fa, verso le 16.30, gli ho mandato un sms per chiedergli quando ci saremmo visti.
Non so nemmeno se sia riuscito a leggerlo.
Non è semplice, in questi giorni.
Ogni tanto però la vita è strana, di colpo torna in mente una canzone (no, non quelle che mi cantava sempre il mio papà) di Elio che parla proprio della morte , e per qualche minuto tutto quanto sembra più leggero, come quando siamo stati al concerto di Elio, e riesco persino a sorridere.
SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO
Eugenio Montale
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio e la nuvola e il falco alto levato