Dopo aver mangiato dell’ottima mozzarella di bufala, oggi a pranzo, sono giunto alla conclusione che usarla come ingrediente per la pizza è decisamente uno spreco.
Erano un paio di giorni che volevo scrivere un paio di righe su questo serial televisivo, dopo averne visto qualche puntata.
Giulia scrive come al solito cose condivisibili (qui), io di mio aggiungo che dopo un paio di puntate l’ho trovato abbastanza noioso, personaggi e situazioni sono molto, troppo stereotipati, gli effetti speciali sono inutili e poco divertenti. I dialoghi non mi fanno ridere, e nemmeno riflettere, ma magari la colpa è del doppiaggio.
Belle alcune canzoni di Vonda Shepard che – non a caso – interpreta se stessa.
Che poi a me piace Georgia, ma questo è un altro discorso.
Pensavo di trovarmi di fronte a un film noioso e scontato, invece non mi è dispiaciuto, bella la prima parte, frenetica e piena di azione, bella la seconda parte, più riflessiva.
Favolosi i panorami.
[SPOILER]
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Ma naturalmente “Metti un posto al sole”, in cui si possono guardare quelli che guardano un posto al sole.
E magari qualcuno guarda me che guardo quelli che guardano un posto al sole…
Nonostante l’urlo di Edvard Munch sia uno dei miei quadri (che conosco / preferiti), non ho commissionato il furto, anche perché non ho una parete a cui poterlo appendere.
“Capisci che stai invecchiando
quando le candeline costano più della torta.”
(Bob Hope)
Questo è sicuramente vero, credo però che il primo sintomo sia passare da sentirsi dire “Questa casa non è un albergo” (e reagendo pensando “sì, sì”) ad aver voglia di dirlo, rendendosi conto che sarebbe perfettamente inutile.
Questa sera, mentre cenavo, ho ascoltato l’intervista a Tania Cagnotto, finalista alle Olimpiadi nella categoria tuffi da trampolino, che si è svolta più o meno così:
Giornalista: “Quando sei sulla piattaforma e stai per tuffarti a cosa pensi?”
Tania: “Al tuffo che sto per fare…”
G: “Ma non pensi ad altro?”
T: “In quei momenti è meglio pensare al tuffo”
G: “Ma non hai qualche portafortuna?”
T: “E’ meglio concentrarsi”
Non mi pare che serva nessun commento all’intervista.
Poi mi piacerebbe capire se è un caso che molti degli atleti della nazionale facciano parte delle forze dell’ordine. Tania, per esempio, è in forze nella Guardia di Finanza. Alberto Tomba (è o era) carabiniere, tanto per citare i primi 2 che mi sono venuti in mente.
Ho passato la serata con questa canzone in testa, persino mentre giocavo a Dance Dance Revolution.
Di solito quanto mi capita ascolto la canzone un paio di volte di seguito e mi studio il testo.
Grazie mille ad Apock per avermela fatta conoscere.
Green Day – Good Riddance
(Qui in teoria inizia con “fuck”, ma il testo sembra fare finta di nulla 🙂 )
A fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist
Directs you where to go
So make the best of this test
And don’t ask why
It’s not a question
But a lesson learned in time
It’s something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life
So take the photographs
And still frames in your mind
Hang it on a shelf of
Good health and good time
Tattoos of memories
And dead skin on trial
For what it’s worth
It was worth all the while
It’s something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life
It’s something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life
It’s something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life
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Il presidente Ciampi ha deciso di dare una medaglia al ragazzo (sì, ragazzo, che sia senegalese è di secondaria importanza) morto durante un salvataggio a Marina di Castagneto. Credo sia una decisione apprezzabile, se seguita da aiuti per la sua famiglia.
Per quanto mi riguarda mi piacerebbe prendere a calci in culo lo stronzo che, dopo essere stato salvato, non ha detto nemmeno grazie ed è andato via.
Oggi al supermercato ho scoperto che esiste il puré di patate congelato, “pronto da servire in tavola”. Me lo immagino come un gigantesco cubetto di ghiaccio, da rompere con martello e scalpello, a seconda della fame.
Devo ancora riprendermi dalla visione.
In compenso le insalate di tonno messicane (si, ci ho la fissa) in busta fanno abbastanza schifo. Mi pare che la marca fosse Nostromo, ma non ne sono sicuro. Le uniche decenti sono quelle della Rio Mare.