Vorrei farmi tatutare una frase sul dorso delle mani, in modo che possa leggerla mentre digito al computer:
Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. […] Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta. Se funziona quanto basta, non lo toccare sennò si guasta.
Crazy cantata da Alanise Morissette è molto bella, almeno quanto l’originale dei Seal. Il video poi è spettacolare.
(Grazie a fran per la segnalazione dell’errore nel nome, e mano male che sono pure andato a controllare il sito…)
Ad aprile del 2005 più per esperimento che per altro ho provato a registrarmi a google adsense. Ho fatto tutto on line in qualche minuto, dopo di che mi hanno avvertito che mi avrebbero mandato una lettera – o qualche cosa del genere – a casa.
Naturalmente dopo qualche giorno mi ero già completamente dimenticato.
Con mio grande stupore oggi ho trovato nella buca delle lettera una lettera di google. Inizialmente speravo fosse un assegno, ma una volta aperta ho visto che conteneva solamente un messaggio di benvenuto e la password per accedere al servizio, che in effetti avevo cambiato il secondo giorno di utilizzo. Ora capisco come mai la chiamano snail mail.
Dal punto di vista cinematografico il mio 2006 non è iniziato molto bene. A history of violence è stato una mezza delusione, girato molto bene, ma con una storia un po’ deboluccia e tutto sommato abbastanza scontata. Viggo Mortensen è bravo, ma proprio non ce lo vedo nella parte di un Rambo di provincia, mentre Ed Harris è decisamente azzeccato nella parte del cattivone con un occhio e mezzo.
Il film parte molto lento, mostrando una famiglia del mulino bianco, accellera verso la metà mostrando un paio di minuti di sesso sulle scale, per poi diventare involontariamente comico nella parte finale, durante la classica resa dei conti.
Peccato, perché dai trailer sembrava decisamente interessante.
Il bello dei passi falsi è che te ne accorgi solo dopo aver posato almeno un piede, se non tutti e 2.
Sperando di cominciare bene l’anno, ieri sera sono andato a vedere “king kong” di Peter Jackson, già regista della trilogia de “Il signore degli anelli“.
Purtroppo questa volta sono rimasto abbastanza deluso, forse perché nel pomeriggio avevo visto l’originale, che con i suoi 70 anni e molti meno effetti speciali, riesce a dare molte più emozioni.
Il film dura 3 ore; durante i primi 60 minuti il gorillone non si fa vedere per niente. In compenso la seconda ora è totalmente fatta di inseguimenti e citazioni, da jurassic park (tutti e 3) a starship troopers (gli insettoni, potevano mica mancare), passando per alien (i bozzoli), l’isola del tesoro e apocalypse now.
Peter Jackson si è sicuramente divertito a girare questo film, e dopo il successo avuto con LOTR ha avuto tutti i soldi che ha voluto. Il risultato è che il film è sfarzoso e logorroico, le scene d’azione e gli inseguimenti sono luuuunghi. Dopo un paio di minuti diventa difficile rimanere concentrati, e così si inizia a ridere e/o parlare e/o sperare che si vada avanti nella trama.
Giusto ad esempio, nell’originale di Cooper Kong si picchia con un T-Rex. Nel remake del 2005 i T-Rex diventano 3, e giusto per animare ancora un po’ il combattimento Ann viene rimpallata da una zampa all’altra, tutto mentre le altre 3 picchiano un T-Rex a testa. Una gioia per gli occhi, niente da dire, ma mi aspettavo qualche cosa di più.
In definitiva il mio consiglio è quello di vedere l’originale del ’33, e lasciare perdere questo remake.
E per cominciare bene il nuovo anno, un bel link per ripassare l’alfabeto.
Stai formattando un disco abbastanza grande, e da circa 5 minuti sembra che non stia succedendo nulla. A quel punto decidi di interrompere la formattazione, che magari cambi sistema operativo. Per lo meno, tenti di interrompere, perché:
Impossibile interrompere la formattazione. Scegliere Riprova per tentare ancora di interrompere la formattazione oppure Annulla per terminarla immediatamente.
E naturalmente non si è lasciata terminare in nessun modo. Per fortuna che esistono le distribuzioni live.
(L’immagine è qui )
Abbiamo presentato "prove tecniche con la nuova macchina fotografica"
Qui ma soprattutto qui altre 2 prove, fatte senza pensarci troppo e senza nessun tipo di ritocco, così come sono uscite da iPhoto.
Naturalmente come per ogni regalo ci vogliono i ringraziamenti, ecco quindi un grosso grosso grazie!!
Girovagando per la rete, poi, ho trovato quale dovrebbe essere la maniera giusta di ringraziare dopo aver ricevuto un regalo, secondo il galateo…