Ostaggi (2)

Roma, 22:48
Iraq, Peacereporter: ostaggi italiani liberati dopo accordo

Gli ostaggi italiani e il polacco non sono stati liberati in un blitz ma di fatto consegnati dopo un accordo.

(Vale la pena di leggere tutto l’articolo)

E’ il succo di quanto scrive “Peacereporter”, agenzia Internet diretta da Maso Notarianni di Emergency. La fonte è un iracheno, “il signor Fahad”, che sarebbe stato testimone oculare della liberazione.

Così l’agenzia ha riportato la testimonianza, tutta da verificare: “Quella casa al numero 17 di Zaitun Street era disabitata da almeno due mesi. Fino a lunedì sera tardi quando, intorno alle 23, si è sentito un gran trambusto. Io, che abito al 13, ho visto arrivare alcune auto e fermarsi davanti a quella casa. Sono entrate un po’ di persone. Era buio, non abbiamo visto bene. Poco dopo se ne sono andati via ed è tornata la calma”.

“Il mattino seguente – prosegue – intorno alle 9:30, sono arrivate cinque auto militari americane, di colore verde oliva. Si sono fermate davanti a quella casa. Ne sono scesi alcuni uomini vestiti in abiti civili e con gli occhiali scuri. Erano sicuramente uomini del mukhabarat (servizio segreto, n.d.r.) americano. Hanno aperto la porta dell’abitazione, senza forzarla, come se fosse già aperta, e sono riusciti subito con solo quattro uomini, che poi abbiamo saputo essere i tre ostaggi italiani e un ostaggio polacco. Li hanno caricati su un furgoncino bianco e se ne sono andati via. Il tutto con la massima calma. Non è stato sparato un colpo. Nella casa, a parte gli ostaggi, evidentemente non c’era più nessuno. Non è stato assolutamente un blitz militare come è stato annunciato tre ore dopo. Quelli sono tutta un’altra cosa. Lì si è trattato di una semplice presa in consegna. Gli americani sono andati lì a colpo sicuro. Sapevano che gli ostaggi erano stati portati lì, si erano messi d’accordo. Il vostro governo ha pagato un riscatto: nove milioni di dollari. Qui ormai lo sanno tutti. Adesso però basta parlare al telefono, non è sicuro”.

Quando la sua auto è stata attaccata a colpi di pistola, l’inviato di “Repubblica”, Daniele Mastrogiacomo, era diretto proprio a Zaitun street, riferisce l’Ansa.

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