Responsabilità

Un paio di giorni fa ho letto la notizia secondo cui una cameriera rimasta incinta ha chiesto il test del dna ai potenziali padri del suo bambino, l’unico problema è che il numero di questi (a seconda del giornale dove si legge la notizia) varia da 6 a 13.

 

Ma questo fa tutto parte del gioco della stampa, un po’ come il numero delle persone presenti ad una manifestazione, ed è tutto sommato secondario.

 

Che siano 6, 9 o 13 poco importa, dopo aver letto la notizia e poco dopo la risata d’ordinanza (decisamente non politically correct) l’unica cosa che mi viene in mente è che spero (per loro) che tutte le x+2 persone coinvolte siano sane.

 

Che poi, più che altro lo spero per il bambino, l’unico che non ha avuto possibilità di scegliere se tutelarsi oppure no.

 

3 Commenti a “Responsabilità”

  1. Fra scrive:

    La prostituzione ai tempi del DNA.

  2. bloggointestinale scrive:

    chidere il test del DNA è una cosa piuttosto comune (non so in Italia, ma qui in Svizzera lo è) e non di rado si fanno scoperte “interessanti”. a me alla fine dispiace non essere tra quei 6-13 uomini, non era poi così difficile capitarci dentro, accidenti!
    😉

  3. fabbrone scrive:

    Sì, è probabile che si tratti di prostituzione, il punto (che è rimasto nella mia testa, e non sono riuscito a trasferirlo nel post) è la leggerezza con cui tutte queste persone hanno affrontato rapporti non protetti con perfetti sconosciuti, ai tempi dell’AIDS. La promiscuità alla fine è un fatto personale, la responsabilità verso gli altri sarebbe bello che non lo fosse.

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