Chiudersi fuori
A chi non è capitato di chiudersi fuori casa, naturalmente lasciando le chiavi dentro?
Ecco, l’equivalente informatico può essere sintetizzato da questa piccola regoletta
iptables -A INPUT -p TCP -s 0.0.0.0/0.0.0.0 -d 192.168.2.2 -j REJECT
digitata (molto) alla veloce, senza pensare al fatto che volevo bloccare solamente una porta, e non tutto quanto :-(.
Per fortuna che il server è geograficamente vicino 🙂
Eh, credo che prima o poi chiunque di noi si sia sbattuto fuori con iptables 🙂
Ma può anche succedere qualcosa di diverso: io lavoro molto con putty e praticamente sempre ho attive varie connessioni ssh in giro. E’ molto facile, in questo scenario, credere di lavorare su una macchina mentre, in realtà, lo si sta facendo su un’altra (anche a dispetto del prompt diverso). E’ molto bello credere di spegnere la macchina sotto la scrivania mentre, in realtà, si sta spegnendo una macchina in qualche webfarm 🙂
ehm, celo.
🙂
spegnere? io ho fatto rebootare via hardware la macchina sbagliata. Che aveva 3 TB di roba su filesystem non journaled. Questo incidente e’ stato indotto da qualcun altro che aveva sbagliato shell e aveva incartato il DB server in farm invece che quello di test… (se non sbaglio era pure lunedi’)
E buttare giu’ la rete da un putty?
Bello anche quello…
A mia madre capita spesso di chiudersi fuori dall’ufficio per fortuna il ferramenta e geograficamente vicino 😛
una volta non ricordavo la password di windows xp…. 😮
mah mah mah!
E buttare nell’immondizia il computer sbagliato?