Lettere al direttore

Nella rubrica odiena di “LETTERE AL DIRETTORE” tenuta da Vittorio Zucconi – che assieme a Giuseppe D’Avanzo è uno dei motivi per cui leggo Repubblica – ho trovato queste 2 chicche. In tutti e 2 i casi la risposta sarebbe da incorniciare.

OSPEDALI O RISCATTO?
Caro Vittorio,
nessuno ha rilevato che la povera Giuliana ha rischiato la vita per scrivere un articolo che avrebbero letto in 10-15 mila lettori, tanti sono i lettori del suo giornale, per intenderci l’equivalente dei passanti che vengono arringati in un giorno dagli svitati a Hyde Park Corner, more or less. Con i miliardi del riscatto potevamo costruire tanti alloggi per la povera gente, magari albanesi o nigeriani. O no ? E la Giuliana avrebbe potuto vivere felice e contenta tra i sunniti, come le due povere Simone. O no ?
So long.
Luigi
Usa.

Se mai dovesse capitare a lei, di essere preso ostaggio, si ricordi di quegli alloggi e di quegli ospedali da costruire con i soldi risparmiati per la sua liberazione, Luigi.

NERVI SALDI
Sapere che le tasse che pago vadano a finire come pagamento di riscatto di simili donne mi secca molto. Inoltre la sua leggerezza mi da i nervi. Perché altre giornaliste non sono state rapite? Forse erano più attente e più responsabili. La sua sceneggiata nel video non mi aveva ingannata neppure allora, infatti, come si è visto, è stata trattata bene dai suoi rapitori. Ma perché non l’abbiamo lasciata con loro a divertirsi?
Franca

A me dà piu ai nervi pensare che i miei soldi di contribuente servono per pagare lo show di uno stupratore certificato come Mike Tyson, ma ognuno ha i nervi che si sceglie, signora.

Un Commento a “Lettere al direttore”

  1. Prof. scrive:

    “Ero andato in Iraq convinto che la guerra sarebbe stata la soluzione, e dopo avere combattuto per settimane mi sono reso conto che la guerra era il problema”. Sergente Kevin Benderman, US Army, Terza Divisione di Fanteria, reduce dall’Iraq in attesa di corte marziale per obiezione di coscienza

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