Luna di Fiele
Incuriosito da alcuni messaggi su it.arti.cinema, mi sono deciso a guardare questo film, che tanto mi aveva incuriosito ai tempi dell’uscita nelle sale (soprattutto per la scena della sedia).
Boh, sarà che non l’ho capito fino in fondo, ma non mi ha convinto. Non ci si annoia, questo è vero, ma alla fine del film ho semplicemente pensato “e allora?”. Non credo che lo rivedrò.
Non sarà un capolavoro ma offre deglispunti gradevoli… in fondo da qualche parte bisogna pur cominciare 😉
Non l’ho visto e a questo punto non credo che lo vedrò… 😉
[OFF TOPIC] mi sa che non ti funzia il feed… e infatti mi ero perso un bel po’ di tuoi post[/OFF TOPIC]
Io avevo l’immagine “della sedia” (locandina) incollata sul mio diario scolastico del ’92.
NOTA BENE:
MOLTI ESTERNI E INTERNI DELLA CROCIERA DEL FILM SONO STATI GIRATI SU UNA VERA NAVE IN ROTTA DA VENEZIA A ISTANBUL.
E’ la sintesi di come l’amore può essere percepito in maniera diversa da individuo ad individuo (nel caso lo scrittore e la sua donna, nel film di cui si tratta).
Non solo; anche come l’amore può “accartocciarsi” in una spirale distorta fatta di avida vendetta autolesionista (reciproca nel caso di Luna di Fiele – prima di suicidarsi lui dice infatti: “- Siamo stati troppo avidi baby!”)e prodromica di epiloghi nefasti anche se non necessariamente – come racconta il maestro Polansky – debbano implicare infine la morte del/i protagonisti di una “storia passionale” nella vita di ogni giorno.
Le lezioni che si traggono, ad avviso dello scrivente (ben s’intende), sono quelle di come sarebbe saggio saper investire sui valori che non si ossidano nel tempo e che nel tempo siano in grado di produrre “bene” e “affetto” verso il proprio partner oltre, certamente si, al sesso vissuto con serenità e intensità reciproci e non come fulcro maniacale in un rapporto sempre più assetato di novità e contestuale inevitabile inaridimento di idee perverse e lesive.
Il bene e l’affetto: componenti essenziali che costituiscono il cemento, le fondamenta per una coppia emergendo quindi in tutta la loro energia, una volta che la passione, che fortunatamente travolge tutti noi, sarà infine consumata come la paglia sul fuoco.
Senz’altro consiglio di vedere il film.
voto assolutamente soggettivo:
10 alle musiche di Vanghelis
8: agli attori;
10: ai contenuti ponderosi di questo film del maestro Polansky.